Il peso della crisi immobiliare, i consumi stagnanti e le turbolenze a livello geopolitico globale si fanno sentire sull'economia cinese, che è cresciuta ad uno dei ritmi più lenti degli ultimi 30 anni.
Il dato sulla crescita dell'economia cinese
Secondo quanto riportato dall'ufficio nazionale di statistica di Pechino, il prodotto interno lordo del paese è cresciuto soltanto del 5,2%, arrivando a 126 trilioni di yuan (ossia poco meno di 18 trilioni di dollari). Per l'economia cinese si tratta di uno dei dati peggiori degli ultimi tre decenni.
Migliora la produzione industriale
Se lo stato di salute dell'economia cinese continua a preoccupare, una nota lieta arriva invece dalla produzione industriale. Nel mese di dicembre c'è stata una crescita del 6,8%, meglio di quanto si aspettava il mercato (che riteneva probabile una conferma del 6,6% del mese precedente). Si è trattato inoltre dell'espansione maggiore da febbraio 2022, grazie soprattutto alla grande ripresa del settore minerario e manifatturiero.
Per l'intero anno, la produzione industriale cinese è cresciuta del 4,6% rispetto all'anno precedente.
Deludono le vendite al dettaglio
Nonostante un incremento del 7,4% su base annua, il report sulle vendite al dettaglio ha deluso il mercato che si aspettava un incremento dell'8%. Anche se si tratta del dodicesimo mese consecutivo di crescita è il dato più debole dallo scorso settembre. Segna inoltre un forte rallentamento rispetto al balzo del 10,1% di novembre.
Considerando l'intero anno, le vendite al dettaglio sono aumentate del 7,2%.
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La reazione del mercato
Nonostante il dato deludente sulla crescita dell'economia cinese, lo Yuan è rimasto stabile rispetto a dollaro. Il cambio USDCNY rimane attorno 7,21 (si può vedere sui Consob broker autorizzati e siti trading), che comunque è il livello più debole degli ultimi due mesi.
I mercati sono meno certi se la Banca Popolare Cinese allenterà ulteriormente la politica monetaria a breve, proprio a causa del rinnovato deprezzamento dello yuan.
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