Mercato del lavoro GB, sorprende il dato sulla disoccupazione

Giornata fiacca per la stellina britannica, che perde quota sul mercato delle valute rispetto al dollaro statunitense, dopo l’ultimo report riguardante il mercato del lavoro nel Regno Unito.

Il report sul mercato del lavoro

lavoro regno unitoA febbraio 2024 il tasso di disoccupazione del Regno Unito è salito al 4,2%, in crescita rispetto al 3,9% registrato fino a novembre ma soprattutto al di là delle previsioni di mercato che erano per il 4%. Il numero dei disoccupati è cresciuto di 85.000 unità, arrivando a 1,44 milioni.

Il numero degli occupati nel mercato del lavoro invece è sceso di 156.000 unità, arrivando a 32,98 milioni, in special modo a causa della riduzione del numero di dipendenti a tempo parziale. Nel corso dell’ultimo trimestre è invece aumentato il numero dei lavoratori a tempo pieno, così come coloro che hanno un secondo lavoro.

NB. I numeri sul mercato del lavoro di ogni Paese li potete trovare nel calendario economico di tutti i broker regolamentati Consob.

L’andamento dei salari e la BoE

Anche se sono cresciuti i disoccupati, continua a frenare la crescita dei salari (in modo graduale). Per questo motivo si è rafforzata la convinzione che la Bank of England potrebbe essere meno propensa a tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi, rispetto a quanto si pensava inizialmente.

Il mercato adesso prevede soltanto due tagli di un quarto di punti percentuale quest’anno, il che significa che il tasso di interesse dovrebbe scendere al 4,75%. dall’attuale 5,25%. Settimana scorsa Megane Greene disse che il costo del denaro sarebbe rimasto ancora alto, e che a causa della minacciosa persistenza dell’inflazione del Regno i tagli erano ancora lontani.

Questa nuova prospettiva si allinea alle previsioni sui tassi riguardanti la Federal Reserve americana. I mercati ormai vedono la banca centrale americana proiettata alla prima sforbiciata al costo del denaro soltanto nel mese di settembre, dopo l’ultimo report riguardante l’inflazione più calda del previsto.

Il mercato reagisce

In tale scenario sta pagando dazio soprattutto la sterlina, che è scivolata rispetto al dollaro statunitense toccando il livello più debole da metà a novembre. Il cambio GBPUSD è scesa sotto quota 1,24, come non accadeva da quattro mesi, anche se in seguito ha recuperato andando a disegnare una candela doji trading.
Sul rapporto tra le due valute incide in special modo la vigoria del dollaro statunitense, ben evidenziata dalla crescita del Dollar Index oltre quota 106.