Com’era ampiamente previsto dagli analisti, la Banca Centrale del Canada ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse nel meeting di aprile. Così come aveva fatto nella riunione di marzo, l’istituto centrale ha lasciato i tassi di interesse al 4,5%.
Inflazione e tassi di interesse
Alla base della decisione della Bank of Canada ci sono i dati sull’inflazione più confortanti rispetto a qualche tempo fa. L’ultimo report riguardante il tasso di inflazione ha evidenziato una discesa al 5,2% a febbraio (dati disponibili su XTB), dopo che a giugno scorso il livello era salito a quota 8,1%, il massimo da 39 anni a questa parte.
Secondo la Banca Centrale del Canada, l’attuale livello dei tassi di interesse è idoneo a riportare l’inflazione verso il livello target del 2%. Le previsioni dell’Istituto centrale dicono che quest’anno potrebbe esserci una frenata verso il 3% del tasso di inflazione, che poi scenderà ulteriormente verso il target il prossimo anno.
Riguardo alla crescita economica, la Bank of Canada ha rivisto le stime sul prodotto interno lordo al 1,4% quest’anno e al 1,3% il prossimo anno. Si aspetta una crescita al 2,5% nel 2025.
La reazione del mercato
Dopo la riunione della Bank of Canada, il dollaro canadese ha continuato a rafforzarsi rispetto al biglietto verde americano. Il cambio USDCAD è sceso infatti a 1,34 disegnando una candela hammer trading, mantenendosi a grande distanza dal massimo di 5 mesi toccato il 9 marzo a quota 1,39.
Una spinta al dollaro canadese è arrivata sia dall’indebolimento del dollaro americano, a causa dei dati sull’inflazione più deboli del previsto, sia dalla corsa del prezzo del petrolio, dopo la decisione a sorpresa dell’Opec+ di tagliare la produzione di un milione di barili al giorno.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato canadesi a 10 anni si è consolidato intorno al 2,9%, al di sopra dei minimi di marzo di circa il 2,6%, poiché gli investitori hanno continuato a valutare le prospettive della politica monetaria e della crescita.
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